Storia del Jeans
Com'è nato il pantalone più famoso al mondo?
Cercando su Google il nome di un lavaggio del jeans, mi sono trovata
inaspettatamente nella storia del jeans e con grande curiosità ho voluto
approfondire.
La prima cosa che mi è balenata in testa è che nella vita c’è sempre da imparare, anche dopo 30 anni di attività!
E, proprio con questa consapevolezza vorrei condividere con voi ciò che ho letto.
Storia del jeans: dalla miniera alle passerelle
Credo, anzi ne sono certa, che al giorno d’oggi il jeans, in tutte le
sue sfacettature, sia il capo più venduto e più richiesto in tutto il
globo, poiché apprezzato da qualsiasi classe sociale, età e sesso.
L’invenzione del jeans non è americana, come spesso si pensa, bensì italiana.
Il primo cenno viene ricondotto alla città di Genova nel XVI secolo e
più precisamente al porto antico dove questa tela di colore blu veniva
creata e usata per la fabbricazione delle vele delle navi e per i
teloni da copertura, in quanto molto resistente, duratura e facilmente
lavabile.
Il termine blue jeans deriva probabilmente dalla frase “Blue de Genes” cioè blu di Genova.
Con le grandi emigrazioni, intorno all’ ottocento, la tela blu di
Genova arrivò in America dove venne utilizzata per creare abiti da
lavoro per i minatori.
Ed è proprio qui che il nome originario cambiò da in blue jeans.
Il termine jeans venne poi utilizzato per disegnare non il tessuto ma un modello di pantaloni.
Fu infatti nel 1873 che nacque il primo jeans denim grazie a Levi Strauss
il quale aprì a San Francisco un negozio di oggetti per i cercatori
d’oro e utilizzando il denim ideò con un sarto il primo jeans.
Di seguito i cow-boys del Far West utilizzarono il tessuto per
confezionare non solo i pantaloni ma anche delle robuste giacche.
Da qui iniziò l’uso del jeans un po’ ovunque diventando un capo usato
dai militari, dalle truppe garibaldine, dagli attori cinematografici
(Marlon Brando e James Dean furono tra i primi), dai ragazzi
universitari e infine facendo il suo ingresso nel mondo della moda.
Con il tempo si sono moltiplicati i modelli: a campana, a tubo o
sigaretta, attillato, a cavallo alto, a cavallo basso, con zip e con
bottoni, così come sono cambiati i colori sfruttando tantissime
tonalità.
Dagli anni 90 sono iniziate ad andare di moda le
versioni vissute del jeans: delavè, bucati, strappati, arricchiti da
pietre, secondo le fantasie degli stilisti.
Un capo, il jeans, che si lascia strappare, rammendare e arricchire pur non perdendo il suo fascino.